Igor Scalisi Palminteri realizzerà un monumentale polittico urbano dal titolo “Roveto Ardente” a piazzetta Beato Padre Pino Puglisi che ritrae il volto di don Pino
rendering delle raffigurazioni

Igor Scalisi Palminteri realizzerà un monumentale polittico urbano dal titolo “Roveto Ardente” a piazzetta Beato Padre Pino Puglisi che ritrae il volto di don Pino

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"Spazi Capaci/Comunità Capaci" è il nome del progetto di design sociale che la Fondazione "Giovanni Falcone" e il Ministero dell'Istruzione realizzeranno in occasione del 29° Anniversario della strage di Capaci. L'iniziativa rientra nell'ambito di un progetto sperimentale, "memoria 4.0", che mira ad una riappropriazione degli spazi cittadini partendo proprio dai luoghi simbolo della lotta contro la mafia. Questo progetto, sostenuto anche da privati e dall'associazione First Social Life, coinvolgerà gli studenti di alcune scuole di Palermo, che incontreranno gli artisti durante la realizzazione delle opere.

Così, entro il 23 maggio, data di commemorazione della strage di Capaci, a Palermo verrà collocata una statua sotto l'Albero Falcone, "L'Attesa", realizzata dall'artista Peter Demetz, che rappresenta l'attesa di una città per la giustizia.
Il cortile dell'aula bunker dell'Ucciardone ospiterà l'opera di Velasco Vitali, denominata "Branco": 54 cani ad altezza naturale in ferro, lamiera e cemento, che rappresentano la fame di potere criminale e l'abuso della mafia sulla società.
"La porta dei Giganti", di Andrea Buglisi, raffigurerà i volti di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone su due edifici non molto lontani dall'aula bunker dell'Ucciardone.
"Roveto Ardente", invece, è un monumento polittico urbano che si concretizzerà per mano dell'artista Igor Scalisi Palminteri. Quest'opera ci riguarda un po' più da vicino, in quanto sarà realizza a piazzetta Beato Padre Pino Puglisi, a Brancaccio, sede della casa museo del Beato Giuseppe Puglisi, e perché raffigurerà in tre pareti di tre edifici circostanti alla piazza il volto di Puglisi, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993, il fiammifero, che spegnendosi ha appiccato il fuoco eterno della vampa del coraggio, quindi il roveto ardente che è profondamente presente nella cultura delle religioni del Mediterraneo.

Per i volontari e gli operatori del Centro di Accoglienza Padre Nostro, che considerano la piazza un luogo totalmente annesso alla casa museo, non solo per il suo significato di luogo del martirio del Beato, ma anche luogo di meditazione e spiritualità per i pellegrini in transito, luogo delle tante iniziative e manifestazioni legate alla figura di Puglisi e alle attività del Centro Padre Nostro da Lui fondato, quest'opera darà il suo valore aggiunto ad un contesto già ricco di significato.

SCATTI FOTOGRAFICI DURANTE LA REALIZZAZIONE DEL MURALE